Botanica – Aspetti Morfologici

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Capsicum Annuum, il più diffuso in Europa

Piante perenni
coltivate come annuali

Capsicum Annuum

La specie più diffusa in Europa è il Capsicum annuum. La descrizione che segue sugli aspetti morfologici, si limita perciò a questa specie. Si tratta di una pianta perenne, che in condizioni di clima sfavorevole, viene coltivata come annuale. Caratteristica questa che ha determinato già con Linneo l’erronea denominazione di Capsicum annuum, che tradotto in italiano, suona come capsicum annuale. Il grande botanico la riteneva pianta annuale, vedendo che con l’inverno perdeva tutte le sue caratteristiche. In effetti la morte è determinata dal freddo e soprattutto dalla mancanza di luce, che per i Capsicum è fondamentale.

Piante perenni
coltivate come annuali

Radici

Radici, fusto e foglie
Le prime radici, quelle che nascono con la germinazione del seme, sono fittonanti, cioè penetrano verticalmente nel terreno. Hanno un breve periodo di crescita. Successivamente, al trapianto, la pianta emette radici avventizie laterali che si espandono in superficie. Devono essere rincalzate, per evitare che le piante abbiano poco ancoraggio nel terreno e irrigate spesso, affinché lo stato superficiale sia sempre umido. I concimi devono essere interrati a piccole profondità. Il fusto è alto da 30 a 120 cm. In coltivazioni prolungate può raggiungere altezze maggiori. Il fusto è privo di peli, eretto, con ramificazioni più o meno numerose. Nel primo periodo di vita è erbaceo, successivamente tende a diventare legnoso. L’infittimento delle piante, le concimazioni, e la scarsità di luce determinano una scarsa lignificazione. Per questo in serra è opportuno utilizzare tutori per evitare che si verifichino rotture di rami. Le foglie sono di consistenza tenera, senza peli, di color verde lucente. La posizione sui rami è alterna. Sono di forma cordata ovata o lanceolata, munite di un breve picciolo.

I fiori del
Capsicum annuum
sono bianchi con
striature verdi

Fiori

I fiori
I fiori sono di colore bianco o bianco verdastro. Possono essere solitari o riuniti a due o tre al massimo. Quando sono riuniti i più deboli cadono e si forma un solo frutto. Nei fiori si distingue il calice e la corolla. Il calice verde è formato da 5 sepali. Persiste dopo la fioritura e resta attaccato al frutto. La corolla è costituita da 5 o 6 petali saldati tra loro nella parte basale. Sono fiori ermafroditi. L’organo maschile (androceo) è costituito da 5 stami. L’organo femminile (gineceo) è costituito da un pistillo, generalmente triloculare con stimma lobato, o, elevato e ovario bi-tetraloculare. La fioritura dura a lungo. Può cessare per stress, carenza alimentare, bassa temperatura, oppure, quando la pianta è carica di frutti. Di solito riprende quando sono eliminate queste cause. La chiusura dei singoli fiori è molto rapida, inizia la mattina col sole, si arresta col caldo e riprende col fresco del pomeriggio concludendosi col tramonto. Avvenuta la fecondazione, i petali appassiscono e cadono due o tre giorni dopo.

I frutti
del peperoncino
possono avere varie
forme e colori

Frutti

I frutti
I frutti sono bacche dalle forme più svariate. Inizialmente sono verdi. A maturazione completa diventano gialli o rossi passando anche attraverso colorazioni diverse. Il colore è determinato da clorofilla a e b(bacche immature) da xantofilla (bacche gialle) da carotene (bacche giallo-rosse) da antoxantina o cianina (bacche rosse). Nel corso della maturazione la clorofilla tende a scomparire, sostituita da carotenoidiche determinano la nuova colorazione (capsantina, capsorubina, criptocapsantina). Ci sono inoltre altri pigmenti con effetto di provitamine (cripoxantina, alfa e beta carotene) e carotenoidi (zeaxantinalentina). Le bacche possono avere forma conica, più o meno allungata, ovale, tonda, o, tondeggiante, a campana e anche a lanterna. Si presentano erette, pendule, con raggruppamenti dei frutti a mazzetti oppure singoli. All’interno della bacca si trovano i semisostenuti dalla placenta, una massa di tessuti aderente al peduncolo. La placenta è la parte più ricca di capsaicina, la sostanza che dà al peperoncino il caratteristico sapore piccante. Placenta e semicostituiscono la parte di peperoncino detta comunemente “torsolo” che viene di solito scartata assieme al peduncolo quando si consumano i frutti.